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La Procura di Tirana apre un fascicolo sul caso “Trota”. Le principali televisioni anti-governative e l’opposizione reagiscono con toni decisi.Dopo lo scandalo della laurea conseguita in Albania da Renzo Bossi presso l’Università Kristal, il nuovo Partito Alleanza Rosso e Nero ha protestato di fronte al Ministero Albanese dell’Istruzione, chiedendo le dimissioni del ministro ed etichettando simbolicamente le porte del ministero come “scena del crimine”.
Il ministero dell’Istruzione è sotto accusa poiché è l’istanza suprema di controllo di tutte le università albanesi, comprese quelle private, e visto che in base alla legge albanese sull’istruzione il conseguimento di una laurea triennale è della durata di tre anni, cosa non accaduta per Renzo Bossi, il quale secondo i rappresentanti di Kristal si è iscritto nell’anno accademico 2007/2008, mentre in realtà il figlio del ex-leader leghista ha conseguito la maturità in Italia solo nel 2009.
Dopo la forte pressione mediatica da entrambe le sponde dell’Adriatico, una fonte credibile come shqiptarja.com rendeva noto che il Ministero dell’Istruzione ha deciso di ispezionare tutte le procedure legali eseguite dall’Università Kristal per l’iscrizione e la laurea dei due esponenti della Lega Nord, per I quali si pensa che hanno ricevuto le lauree dietro pagamento. Lo scandalo è stato rapportato come prima notizia nelle TV e giornali anti-governativi. Persino il capo dell’opposizione se ne occupato personalmente accusando come marcio il sistema universitario per colpa delle politiche di Berisha. Edi Rama, capo del Partito Socialista, ha definito Renzo Bossi un pagliaccio anti-albanese.
Anche la Procura di Tirana si e mossa con tempestività ed ha aperto un indagine sul caso, rendendo noto, secondo quello che riferiva ieri la televisione Ora News, che verranno accusati di falsificazione di lauree tutti coloro che eventualmente verranno riconosciuti responsabili per questo reato. Ma su questo punto i rappresentanti di Kristal potrebbero spuntarla, visto che potrebbe essere stato il “Trota” ad aver fornito documenti falsi per iscriversi prima di essere stato diplomato in Italia.
Ma il fatto che incastra una delle Università più discusse in Albania è come abbia fatto Renzo Bossi a sostenere 29 esami in lingua albanese, tenendo conto che per esso tranne il padano, anche l’italiano stesso potrebbe richiedere uno sommo sforzo intellettuale. Inoltre, il giovane leghista non ha mai messo piede in Albania, il che rende la sua laurea ancora più ridicola. Ma per esserne certi di tutti questi indizi bisognerebbe attendere le prove che verranno fuori dalle indagini della procura albanese. Ma non possiamo non citare che sempre su un intervista apparsa ierisu shqiptarja.com , l’ex-rettore Marenglen Spiro, che ha sottoscritto la laurea di Renzo Bossi, ha rivelato di non ricordarsi del suddetto “studente”. Anche il professore Marsel Kalemi dell Università Kristal che da lezioni di basi del marketing, intervistato dalla radio italiana “Capital”, ha detto di “non sapere” nulla su Renzo Bossi.
È molto ironico che Bossi junior, il cui padre accusava gli albanesi anni fa per i vari furti accaduti a Brescia, indicando nell’armadio di Igli Tare (allora giocatore albanese del Brescia) un presunto luogo di raccolta del bottino, sia finito a laurearsi nell’Università di un imprenditore albanese condannato per furto ai tempi di Hoxha, e noto contrabandista di sigarette e non solo. A quanto pare i criminali non hanno confini, e per fini lucrativi, abbassano facilmente le armi della lotta politica, e si mettono sempre d’accordo tra di loro.