Dopo la Piramide, un altro monumento nazionale finisce nel mirino del Primo Ministro albanese, il monumento d’Indipendenza. Situato nella piazza centrale della città di Valona (Piazza della Bandiera), questo monumento di grande valore storico ed affettivo rischia di essere sostituito.Nelle ultime dichiarazioni durante la conferenza stampa del 12 gennaio scorso, Sali Berisha ha confermato che andrà avanti con la sua ultima idea, la costruzione di un nuovo monumento simbolo dell’Indipendenza albanese che si inaugurerà il 28 novembre 2012. Tant’è che il bando del concorso per la costruzione di è già stato pubblicato. La domanda nasce spontanea: qual è il senso della costruzione di un altro monumento? Quale altra città può essere più adatta più di Valona, città di Isa Boletini e Ismail Qemali, ad accogliere un simbolo cosi importante? Che fine farà il monumento già esistente, costruito in occasione del 60° anniversario d’Indipendenza nel 1972 da K.
Rama, M.
Dhrami, Sh.
Hadëri.?Fino ad ora, il luogo dove il monumento sarà collocato ancora non è stato reso pubblico ma ciò non ha impedito l’indignazione degli abitanti di Valona e tutti gli albanesi che amano la propria storia e cercano di proteggerla dalle varie contaminazioni politiche. Ci si sarebbe aspettato di più dai politici e rappresentanti del governo, ma per ora tutto tace. Dobi, direttore del Centro Culturale ha dichiarato di essere rimasto stupito dall’idea di Berisha, poiché a Valona c’è tanto da fare e ricostruire, il Teatro Nazionale, la biblioteca, il museo, il centro della città e molto altro, tutto fermo per mancanza di fondi. Contrario all’idea anche l’Onorevole Deda, mentre il sindaco di Valona attende ancora, da novembre del 2011, chiarimenti. Sulla questione si esprime anche il Professor Bardhosh Gace. “Le dichiarazioni del Primo ministro Sali Berisha, mi fanno pensare come storico, che siano un tentativo di distogliere l’attenzione dalla città di Valona. Lo dimostra anche il fatto che negli ultimi anni e soprattutto per il 99° anniversario d’Indipendenza, alla città di Valona, non sono stati accordati fondi per l’organizzazione delle festività. Valona, volendo o no, è la nuova Betlemme della libertà e questo è stato sigillato anche da tante generazioni di albanesi dal Kosovo, Tetova e di tutta la diaspora. Mi sono informato e mi è stato confermato che non è stato chiesto il parere né dell’Accademia delle Scienze né quello dell’Istituto di Storia per questo progetto di governo. Temo che trascurare il pensiero degli storici e degli intellettuali porterà a una distorsione della storia negli anni a venire. In tutti questi anni, alcuni monumenti storici sono stati riconosciuti dagli albanesi come simbolo. Tre magnifici monumenti sono Kruja, Valona e Prizren che, sistematicamente, sono state una fonte d’ispirazione per epopee storiche degli albanesi. Naturalmente Prizren, sede della “Lega di Prizren”, Kruja di Skanderbeg e Valona di Ismail Qemali.” ha detto lo storico Gace.
Immediata anche la reazione di Alleanza Rosso e Nero tramite comunicato stampa: “tale iniziativa è veramente vergognosa. Non possiamo permettere che la nostra storia sia cambiata com’è solito fare in Albania, dove le cose succedono una volta e sono riscritte 100 volte… il monumento d’Indipendenza è a Valona e continuerà a esserci. Noi lo difenderemo con tutte le nostre forze l’unico monumento d’Indipendenza che fortunatamente già abbiamo”. Dure le critiche in questo comunicato all’opposizione “apatica” nei riguardi della questione. Dopo quasi un anno di preparativi,di tante proposte,l’unica ad essere stata portata a termine è la scelta del logo per il centenario: l’aquila stilizzata, disegno dell’artista Zeni Ballazhi che Albania News ha già integrato nel suo logo ed utilizzerà per tutto il 2012.Nessuna notizia durante la conferenza stampa per quanto riguarda la costruzione del nuovo Parlamento e dello stadio, che in precedenza Berisha ha dichiarato che sarebbero stati pronti per l’anniversario, ma visto che il nostro Primo Ministro una ne fa e cento ne pensa, ha portato altre idee durante la conferenza come la costruzione di un monumento in onore a qualche personaggio di spicco del Kosovo, giacché “anche gli eroi del Kosovo hanno contribuito per l’indipendenza dell’Albania”, la costruzione del mezzo busto di Ismail Qemal e riportare in Albania i resti di Re Zog. Aspettiamo ulteriori iniziative dal capo di stato.