A 12 giorni dalla chiusura di Expo Milano tocca finalmente all’Albania festeggiare il suo National Day con una sfilata nei costumi tradizionali lungo il trafficatissimo Decumano di una riuscita e ogni giorno affollatissima Esposizione universale.
“Abbiamo ereditato 15 anni fa un’immagine che non ci appartiene più. Ora l’Albania è un Paese fantastico, stabile, in cui l’economia sta migliorando”. Così il ministro dello Sviluppo Economico, del Turismo, del Commercio e dell’Imprenditorialità, Arben Ahmetaj, ha aperto ufficialmente le celebrazioni albanesi insieme al Commissario Generale di Expo Milano 2015, Bruno Antonio Pasquino che ha ricordato come l’Italia abbia sostenuto questo cammino: “L’orgoglio del popolo albanese per il raggiungimento di obiettivi storici come la stabilità, prosperità e crescita è condiviso dal popolo italiano”.
Ahmetaj, nel suo intervento, ha voluto ricordare che Tirana è a una sola ora di volo da Milano ed è un’ottima destinazione per gli investimenti e per il turismo avendo una posizione strategica e condizioni interessanti per favorire la creazione di partnership internazionali.
Il ministro si è soffermato a illustrare i risultati che il Paese ha raggiunto dopo dure ma necessarie riforme: quest’anno l’economia è cresciuta del 2,8%, l’agricoltura è un settore in sviluppo con un aumento delle esportazioni di circa il 20% e le condizioni fiscali sono favorevoli se nell’ultimo anno sono state registrate 16.000 nuove imprese di cui 1.000 straniere, 450 delle quali italiane o joint venture italo-albanesi. “Vorrei lodare anche il lavoro svolto dal mio collega ministro dell’agricoltura – ha detto Ahmetaj – che ha migliorato la biodiversità, aumentando così anche l’attrattività del nostro cibo”. Anche Pasquino, sullo stesso argomento, ha sottolineato: “Una favorevole localizzazione geografica permette all’Albania di coltivare prodotti mediterranei tipici, dal pesce alle olive, all’uva”.
L’Albania, che partecipa ad Expo Milano all’interno del Cluster Bio-Mediterraneo, offre ai visitatori internazionali un’opportunità unica per conoscere e sperimentare le sue bellezze naturali e la sua cucina, ma anche l’efficienza e la creatività delle sue regioni, la sua storia e i suoi prodotti tipici, e una cultura del cibo che significa piacere, convivialità e ospitalità.
Il Padiglione dell’Albania si presenta quindi come uno spazio di dialogo e di scambio sullo sviluppo e sulla crescita, in linea con la necessità di individuare i nuovi bisogni dei consumatori e processi produttivi biocompatibili: considerato che le pratiche agricole hanno conseguenze concrete sulla vita delle persone, bisogna affrontarne gli effetti negativi come le malattie di origine alimentare, l’inquinamento delle acque sotterranee e l’impoverimento del suolo. Temi tutti perfettamente in linea con lo slogan “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” che ispira Expo.
Ma lo spazio espositivo, orientato a costruire una rete internazionale di opportunità per il turismo e gli investimenti, è anche in linea con l’identità culturale del popolo albanese. Il padiglione riproduce il concetto tipico secondo cui “la mia casa è del mio ospite” dove l’ospitalità è sempre stata legata all’idea del cibo, del focolare e della casa.
In occasione della cerimonia ufficiale di Milano si è tenuta un’esibizione di danze tradizionali e musica a cura del gruppo folkloristico Modern Polyphony. La giornata, nel cluster biomediterraneo, ha offerto un business forum tra imprenditori italiani e albanesi per rafforzare i rapporti commerciali e poi show cooking con degustazioni di prodotti tipici. Grazie alla sua posizione geografica e al clima mite, la cucina albanese rappresenta una fusione di influenze mediterranee, balcaniche ed europee di alto valore nutritivo e ricca di sapori unici. Una gastronomia varia che segue l’identità territoriale delle sue regioni (settentrionale, centrale e meridionale), ciascuna capace di offrire specialità tradizionali e il proprio caratteristico folklore.
Foto Credits: “Expo 2015 / Daniele Mascolo”