A seguito del gesto del “Tavolo Immigrazione” di Parma, che la settimana scorsa ha consegnato le chiavi il sindaco di Parma respinge le accuse al mittente tramite un comunicato stampa diramato oggi.
In un comunicato stampa pubblicato nelle prime ore di stamani in sindaco di Parma, Federico Pizzarotti risponde alle accuse lanciate dai rappresentanti del Tavolo Immigrazione.
“La restituzione al Sindaco delle chiavi della sede del Tavolo dell’Immigrazione,- si legge nel comunicato – da parte del coordinatore è un gesto legittimo ma che non ha lasciato spazio al confronto, vitale in questa circostanza, per prolungare il rapporto tra il gruppo da lui coordinato e l’Amministrazione.”
Dal comune fanno sapere che c’è sempre stata una grande voglia di collaborazione ma in una forma diversa, più aperta e rivolta direttamente alle stesse associazioni delle comunità straniere del territorio. In data 1 ottobre 2012 durante l’incontro convocato dal comune di Parma con tutte le Associazioni di immigrati e tutti i componenti del Tavolo Immigrazione, come ci aveva già spiegato anche il portavoce del sindaco, Marcello Frigeri, c’è stata una scarsa partecipazione di rappresentanti del Tavolo.
Nel comunicato il comune di Parma spiega chiaramente il perché si optato anche per forme diverse dal Tavolo Immigrazione di collaborazione con gli stranieri. Le associazioni presenti all’incontro di ottobre scorso, – si legge nel comunicato,- hanno espresso l’interesse di collaborazione con il comune ma anche lo scarso sentimento di rappresentanza dal Tavolo Immigrazione.
“L’obiettivo di questa Amministrazione – conclude il Sindaco di Parma, Pizzarotti- è un risultato concreto, basato su contatti reali ed effettivamente rappresentativi, per garantire la fattiva collaborazione fra le associazioni e istituzioni”
La consegna delle chiavi della sede del Tavolo Immigrazione coordinata da Cleophas ( Cleo) Dioma, ha suscitato stupore anche tra le file degli stessi stranieri che il Tavolo doveva rappresentare. La resa pubblica della notizia ha difatti portato tanti commenti di sostegno nelle varie pagine dei social networks ma altrettanto stupore e disapprovazione.
Un sogno che aveva preso vita nell’oramai lontano 2010 interrotto forse per un mal di schiena non perché si stesse trasformando in incubo.
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