Il pittore e disegnatore Arjan Shehaj è nato nel 1989 a Patos, piccola cittadina situata nel distretto di Fier, nel sud-ovest del Albania. Non è la prima volta che dalla provincia di Patos nascono artisti che hanno in seguito scelto L’Italia per continuare a coltivare la propria passione.Arjan Shehaj è uno di loro. All’età di 16 anni emigra in Lombardia per iniziare i suoi studi presso il Liceo artistico Callisto di Lodi.
La sua formazione continua all’Accademia delle belle Arti di Brera, Università rinomata per l’Alta formazione artistica e musicale, dove attualmente frequenta il terzo anno. Ha partecipato a numerose mostre: nel 2008 al concorso d’arte presso il Museo Paolo Gorini a Lodi, nel 2009 alla mostra degli studenti presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano; nel 2011 alla mostra presso il Palazzo della Provincia a Lodi, e all’esposizione dell’ Orto D’artista a Bertonico, al concorso della Galleria San Fedele a Milano.
Il 2012 lo vede presente alla Galleria Blanchaert a Milano, con la sua prima Personale.
Ignazio Gadaleta pittore e professore dell’Accademia delle Belle Arti a Brera scrive di lui: “ Arjan Shehaj pratica fuoriuscite oltre i confini perimetrali del quadro. Oggi, il suo è un viaggio, nella pittura, verso la pittura. Continua quel viaggio iniziato quando era ragazzo: dalla sua Albania all’Italia dell’arte.”.
Gallerista di arte contemporanea, Jean Blanchaert, racconta come nasce il progetto della Personale di Shehaj. Blanchaert è un grande conoscitore ed estimatore dell’Albania sin dal 1987 quando il paese era sotto il Governo di Ramiz Alia. Ha viaggiato attraverso il paese per incontrare giovani artisti e visitare luoghi che hanno ispirato e formato tale arte e creatività.
J. Blanchaert racconta come il lavoro di Shehaj riguarda la sua emigrazione: “ perché lui esce dal quadro. Questa uscita significa l’ uscita dal Albania. I suoi quadri sono bidimensionali però guardandoli sembrano tridimensionali, hanno un effetto <trompe l’œil> che inganna l’ occhio”.Abbiamo incontrato il giovane artista durante l’inaugurazione della sua prima Personale e gli abbiamo posto qualche domanda sulla sua storia e sui suoi progetti.
Come è nata la sua passione e vocazione di pittore? Da sempre sono stato attratto dalle opere dei più grandi pittori, è iniziato tutto dalla voglia di interpretare capire le loro opere ed da un grande bisogno di esprimermi in modo più adeguata a me, cosi scelsi di iscrivermi al Liceo Artistico.
Studiare all’estero, perché hai scelto proprio l’Italia?
L’idea e la decisione di studiare all’estero fu presa per arricchire le mie conoscenze artistiche. Scelsi l’Italia proprio perché è un paese adeguato per gli studi d’arte, per i campi artistici da esplorare, per la grande tradizione storica e per gli sviluppi dei movimenti artistici d’avanguardia.
Quali pittori albanesi o stranieri conoscevi o ammiravi quando eri in Albania?
In Albania le mie conoscenze storico-artistiche erano limitate. Conoscevo pochi artisti, prevalentemente quelli del rinascimento italiano e dell’impressionismo francese. Era certamente una conoscenza non ampia e completa. Oggi ho buona informazione degli aspetti salienti della storia dell’arte.
Quali difficoltà incontrano i giovani artisti in Italia durante il loro percorso di formazione e di carriera? Direi che i giovani artisti albanesi affrontano enormi difficoltà fuori della loro nazione. Siamo soli di fronte alle insidie della vita quotidiana e non abbiamo appoggi psicologici, come se fossimo in esilio. Sono abbastanza limitate in tante occasioni, le disponibilità di spazi espositivi e le possibilità di poter mostrare le nostre conoscenze e capacita artistiche come espressione del nostro talento.
Come vede l’arte degli artisti albanesi all’estero? Gli artisti albanesi all’estero sono tanti, ma pochi hanno capito secondo me l’essenza dell’arte. Faticosamente cercano di recuperare ritardi, anche nel campo dell’arte, considerato che in Albania non ci sono state le avanguardie europee del Novecento. C’è un buco da riempire, comunque è impressionante la velocità con la quale loro stanno percorrendo il loro percorso raggiungendo dei livelli internazionali avanzati. Per questo sono fiero dell’appartenenza alla mia patria e mi auguro di continuare sempre con lo stesso ritmo instancabile, penso che sia meraviglioso che l’Albania abbia già fatto enormi progressi in campi diversi e non solamente nell’arte. Parlaci un po’ della collaborazione con la Galleria Blanchaert? La scelta di una mostra tutta in bianco e nero?
Inizio tutto da un’incontro con Jean Blanchaert, dove nell’occasione mostrai le mie opere e dopo varie valutazioni e riflessioni sull’arte, lui stesso Jean mi propose la sua galleria per promuovere il mio progetto organizzando una mostra. Ho scelto di realizzare le opere in bianco e nero, usando solo materiali poveri come il carboncino e il foglio da spolvero. Così evoco ciò che ha caratterizzato l’inizio del mio viaggio: povertà di risorse economiche e di conoscenze artistiche.
Progetti ed aspirazioni per il futuro?
Per il futuro aspiro di raggiungere l’obiettivo che ho sempre sognato: poter trasmettere al mondo nuove opzioni e nuovi sentimenti, far vedere il mondo da diverse angolazioni attraverso le mie opere. Inseguo semplici cose, penso ce la vera bellezza e l’armonia sussiste proprio nella semplicità. Interpreto l’anima, il bello, la natura, il visibile e invisibile per rilevare la positività che c’è in ogni cosa. Cerco di non fermarmi nella superfacilità, cerco sempre di entrare più possibile in profondità per toccare sentimenti e provocare piaceri. Faccio tutto questo “semplicemente” sintetizzando visibilità o proiettando invisibilità.
Il prossimo evento al quale sono stato invitato a partecipare è alla mostra/concorso organizzata da Assogestioni in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera per il prossimo Salone del Risparmio che si terrà presso l’Università di Bocconi a Milano ad aprile di quest’anno.
Personale di Arjan ShehajGalleria “Blanchaert”P.zza Sant Ambrogio 4Milano29 febbraio – 9 marzo 2012Orari: lunedì sabato 15.00-19.00www.galleriablanchaert.it