Dopo moltissimi anni passati in Italia, Altin Prenga è ritornato in Albania. Giunto a Fishtë nel suo paese natale, in mezzo alle colline tra Lezha e Scutari, che ha dato i natali anche al noto poeta albanese Gjergj Fishta, ha aperto un ristorante. Non un ristorante qualsiasi, ma una nuova filosofia per l’Albania, i prodotti a km 0 e la filosofia Slow Food.
Mentre Altin lavorava in Albania, dall’altra parte dell’Adriatico, un giovane albanese, Fundim Gjepali, si affermava come chef di uno dei migliori ristoranti romani, l’Antico Arco. Nel 2013, per la giornata mondiale del cibo, la FAO lo ha invitato a cucinare un piatto che poi è stato sui menu di Eataly e a Palazzo Chigi ha cucinato per Mario Monti, durante un pranzo con l’allora premier spagnolo.
Nel 2011 in Albania, grazie ad un gruppo di giovani rientrati dall’Italia è nata Agorà, una piccola associazione no profit albanese che si occupa di temi legati all’immigrazione. Nell’anno del loro esordio in Albania, presentarono in un convegno prestigioso un quadro complessivo dell’emigrazione albanese in Italia. Altin Prenga, in quel convegno, fu uno dei testimonial che raccontarono la loro esperienza di rientro.
Conosco bene i primi due, e cerco di dare una mano ad Agorà. Tutti pieni di buona volontà e sano amore per l’Albania. Da anni ormai, in Albanianews diamo spazio alle associazioni albanesi, e una delle cose che più sta a cuore a tutti è l’insegnamento della lingua albanese in Italia. Ecco allora che parlando insieme è venuta l’idea di organizzare un pranzo al Mrizi i Zanave, dove tutto il ricavato fosse destinato al supporto delle associazioni albanesi che organizzano corsi di lingua albanese in Italia.
Fundim e Altin sono stati entusiasti della cosa e si sono messi a disposizione senza riserve. Dopo giorni di lavoro e contatti intensi siamo arrivati alla data del 25 gennaio, dove al Mrizi i Zanave ci sarà il pranzo e i nostri due chef hanno preparato un menu che coniuga modernità e tradizione, valorizzando prodotti albanesi. L’acqua sarà quella della fonte del Mrizi i Zanave, e il vino della zona. Tutto quindi a km0 per portare i risultati a km lontani dall’altra parte dell’Adriatico. Anche lo zafferano, per l’occasione, sarà di primissima qualità e di produzione albanese, di una piccola azienda di nicchia che ha offerto il suo supporto all’iniziativa, la Victus shpk.
Abbiamo messo quindi insieme delle eccellenze albanesi, che si sono formate in Italia, e rappresentano il meglio dei nostri due paesi. E dopo anni che gli immigrati albanesi mandano rimesse in Albania a sostegno delle loro famiglie e dell’economia albanese, per una volta in Albania raccogliamo dei fondi per aiutare le famiglie migranti che vivono in Italia, in uno dei settori che più di tutti rendono onore al lavoro delle nostre associazioni, mantenere viva la lingua albanese.
Il pranzo avrà luogo sabato e lunedì si procederà all’acquisto di libri e materiali che verranno inviati in Italia. Sul sito di Albanianews renderemo visibile una sezione dove le nuove associazioni e quelle che ad oggi non conosciamo potranno chiedere parte di questi libri, mentre a quelle già conosciute manderemo il materiale necessario in aggiunta a quello che loro stessi già provvedono a fornire.
Tutto il ricavato del pranzo andrà per questa causa. Inoltre, alla fine del pranzo, ci sarà un’asta con quadri di autori albanesi che vivono anche in Italia, dove il 25% del ricavato si aggiungerà ai fondi per l’acquisto di libri.
L’iniziativa è stata patrocinata dal Ministero dell’Istruzione e dello Sport albanese e dall’Ambasciata italiana a Tirana. Ovviamente un ringraziamento particolare va al Mrizi i Zanave, che ha messo a disposizione il ristorante, e al ristorante Antico Arco, che oltre a Fundim ha mandato anche un suo aiutante e regalato il tartufo per il menu.