Si è tenuto ieri, 4 dicembre 2010, il convegno che Albania News ha organizzato a Roma dal titolo “L’Albania si racconta. Migrazione, Media e Integrazione”. Sotto vi riportiamo il discorso che il nostro direttore editoriale Olti Buzi ha tenuto all’inizio dei lavori.
Gentili tutti,
Vi ringrazio tutti per essere oggi con noi, in particolar modo ringrazio l’Ambasciatore della Repubblica d’Albania Llesh Kola, che ha accettato volentieri di partecipare e patrocinare questa’iniziativa, Marco Bracioli Vice Presidente Senior del gruppo RESI, sponsor e organizzatore dell’iniziativa insieme a Poste Mobile, Giuseppe Maria Durazzo, il Console Onorario d’Albania in Liguria che sta facendo un ottimo lavoro di presentazione dell’Albania in quella Regione. Poi, i nostri relatori, giornalisti e sociologi, che discuteranno sui temi da noi proposti.
Avevamo invitato a partecipare ai lavori odierni anche il Presidente della Camera dei Deputati, l’ON. Gianfranco Fini. Per evidenti contingenze politiche e di tempo, Il Presidente non ha potuto presenziare al convegno, ma ci ha fatto pervenire comunque il suo messaggio che vi leggo:
“In occasione del convegno “L’Albania si racconta. Migrazione, Media e Integrazione” che si svolgerà a Roma il 4 dicembre 2010, Il Presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini, la ringrazia per l’attenzione che ella ha inteso rivolgergli. Il Presidente desidera, per mio tramite, rivolgere a lei ed a tutti i presentigli auguri per il miglior esito dell’iniziativa ed i suoi cordiali saluti, cui unisco i miei personali.”
Alberto Solia
Consigliere Capo della Segreteria del Presidente della Camera dei Deputati
Tornando all’iniziativa di oggi, mi voglio soffermare un po’ su Alba Media e soprattutto Albania News. La nostra associazione, “Alba Media”, editore del quotidiano online www.albanianews.al, è nata qualche mese fa per sostenere, appunto, Albania News che da quasi tre anni si impegna per offrire un altro punto di vista sul fenomeno migratorio e l’informazione in Italia, concentrandosi per di più sulla migrazione albanese, l’Albania e i legami tra i due paesi.
Cosa abbiamo cercato di fare in questi tre anni?
In breve, durante questo periodo, Albania News ha sempre cercato di lavorare, da una parte, per offrire una informazione responsabile che prescinde dalla cronaca nera, le emergenze mediatiche, gli stereotipi facili, le frasi fatte e la provenienza di chi compie un qualsiasi atto o comportamento non accettabile dalla morale pubblica e perseguibile dalla legge. Dall’altra parte, ha cercato sempre di adoperarsi per favorire una buona e graduale integrazione delle famiglie, dei giovani studenti e lavoratori albanesi presenti sul nostro territorio, per promuovere la cultura e le tradizioni migliori del nostro popolo, per stimolare un fruttuoso scambio e reciproca conoscenza tra la cultura, storia, arte italiana e quelle albanesi, per creare un collegamento proficuo tra questi due paesi, e per dire la ns. opinione su fatti quotidiani italiani che oggi più che mai ci riguardano tutti in quanto cittadini de facto di questo paese.
Chi fa AlbaniaNews attualmente?
Albania News è una realtà giovane, dinamica e volontaria, fondata da alcuni giovani albanesi, e si basa su una redazione e una rete di collaboratori, attualmente tutti volontari, albanesi e italiani, alcuni giornalisti e pubblicisti, altri potenziali giornalisti con una coscienza sociale, civica e politica il cui obiettivo è favorire il dialogo, il confronto, il dibattito su cosa significa oggi essere cittadini, essere albanesi, integrarsi e partecipare. In altre parole, un laboratorio aperto a chi vuole mettersi in discussione senza chiudersi nei labirinti delle identità preconfezionate da supermercato del tipo prendi 2 e paghi 1.
Nella nostra esperienza, molti giovani albanesi e italiani, giornalisti professionisti, si sono avvicinati per poi continuare i loro percorsi individuali, dal momento che questo laboratorio può offrirli solo un idea, una visione ma nulla in termini economici. Quindi il nostro prossimo passo rimane di impegnarci per uscire in parte dal volontariato che ci caratterizza. Per crescere dal punto di vista professionale e garantire una informazione continua e non frammentaria sui temi che trattiamo. È un salto di qualità che dobbiamo fare. Intanto, un piccolo passo l’abbiamo fatto. Grazie all’iniziativa di oggi e quella di Parma, tenutasi sabato scorso, Albania News riesce a coprire le spese del server per l’intero 2011 e fare alcune migliorie tecniche, indispensabili per la nostra esistenza in rete. Gli ultimi tempi, per via dell’aumento continuo delle visite, il sito spesso andava in tilt, e quindi era necessario per noi passare in server migliori. Poi va menzionato che fino a poco tempo fa siamo riusciti a mantenere il sito, iscriversi al Tribunale di Modena, con le nostre spese e alcuni contributi fatte da singoli cittadini e una associazione.
Cosa trattiamo di solito nei circa due articoli o pezzi pubblicati al giorno dalla ns. fondazione?
Principalmente notizie sull’Albania, la comunità e le associazioni albanesi in Italia, le migrazioni, i legami tra l’Albania e l’Italia. Le tematiche sono tante: cultura, sociale, storia, politica, turismo, l’integrazione all’UE, diritto di voto, diritti di cittadinanza, partecipazione nella sfera pubblica, ruolo dei media nella percezione dell’immigrazione, normativa sull’immigrazione, informazioni utili, ecc. Tutte tematiche che trattiamo attraverso flash, interviste, articoli di cronaca, di approfondimento, oppure tradotti dalla stampa albanese e opinioni. Quest’ultimi per noi sono fondamentali per poter dire la nostra, come ho menzionato prima, sulle questioni che ci riguardano in prima persona come cittadini de facto di questo paese. Perché oggi più che mai abbiamo bisogno di acquisire e maturare una coscienza sociale, civica e politica che non riguarda solo i cittadini albanesi in Italia, oppure solo i cittadini di origine stranieri, ma tutti i cittadini, inclusi quelli che lo sono dalla nascita. La cittadinanza non può essere confuso con il passaporto, ma per esercitare i propri diritti bisogna averlo.
Per tornare nelle tematiche trattate da Albania News, va detto che ancora non abbiamo raggiunto l’equilibro da noi mirato per darle lo stesso spazio e garantirle la stessa continuità proprio per la natura volontaria del nostro lavoro. Ad esempio, le ultime tre settimane siamo più sbilanciato verso le associazioni e le attività da loro organizzato che si moltiplicano in periodi come novembre per via della ricorrenza dell’indipendenza.
Inoltre abbiamo nel cassetto altre sezioni del sito che vorremmo sviluppare nel futuro tra le quali vi menziono solo quattro: la partecipazione politica, le identità religiose, la memoria storica dell’emigrazione italiana e gli italiani e le loro abitudini visti dai cittadini migranti. Senza addentrarci molto: nella partecipazione politica abbiamo pensato ai migranti principalmente albanesi è già impegnato nei partiti politici, per darle uno spazio all’interno di Albania News e porli dei quesiti di volta in volta. Vi dico che tra le persone che potrebbero essere parte di questo progetto c’è anche chi fa parte della Lega. Poi sulla memoria storica dell’emigrazione italiana è ovvio che senza il passato non riusciamo a leggere il presente, e può aiutare a riacquisire quell’immedesimarsi con l’altro, ossia l’empatia, utile per capire chi ci viene venduto come intruso o responsabile dei malanni delle ns. società. Invece gli italiani visti dai migranti servirebbe per mettersi in discussione, perché alla fine noi non possiamo essere solo come ci presentiamo ma anche come gli altri ci vedono. Senza unire queste due immagini non andremo lontano.
Infine altre due parole sulle nostre collaborazioni, perché su chi sono i nostri lettori potrebbe venire fuori durante la prima parte di questa iniziativa.
Oltre al lavoro quotidiano sul fronte della informazione, Albania News ha partecipato attivamente anche alla creazione della Rete MIER, Media Interculturali Emilia Romagna, di cui e anche
fondatrice insieme ad altre sei testate nelle quali sono i cittadini migranti a fare informazione. Inoltre ha seguito ed è media partner di due realtà associative di secondo livello quali la Rete degli Albanesi di Toscana (RAT) e il Forum delle Associazioni Albanesi in Emilia Romagna (FARE), ed è media partner anche del Movimento Primo Marzo che mette al centro del suo attivismo sociale e politico i diritti di cittadinanza.
A questo punto, visto che ci troviamo, vi dico qualcosa anche sull’iniziativa di oggi. Come ogni iniziativa che vuole arrivare a qualcosa, abbiamo discusso molto tra di noi su cosa trattare e come farla. Negli ultimi tempi si è parlato molto sui media, soprattutto in relazione al ruolo che queste hanno nella percezione dell’immigrazione. Bene, oggi vogliamo parlarne in un’altra ottica per capire se veramente i mezzi di informazione, in questo caso quelli albanesi in Italia e Albania e i quelli stranieri con edizioni in lingua albanese, hanno un qualche ruolo nella formazione e la costruzione delle identità collettiva, in questo caso quello della comunità albanese in Italia. Abbiamo scelto di dare spazio a chi l’informazione lo fa e quindi e anche in contatto diretto con i lettori. Inoltre volevamo capire come si presenta oggi la comunità albanese in Italia, quali sono le dinamiche dell’integrazione rispetto agli anni passati. Abbiamo scelto di farla in modo aperto, “senza pelli sulla lingua”, e per questo abbiamo invitato quattro studiosi che hanno studiato e studiano queste dinamiche. La discussione sarà molto aperta e interattiva.
Quindi invito a prendere posto al tavolo per la prima parte “I media nella costruzione delle identità colletive”, Irida Cami, corrispondente a Roma della TV albanese Top Channel, che farà anche da moderatrice; Roland Sejko, fondatore del periodico di carta stampata in lingua albanese Bota Shqiptare, pubblicato in Italia; Ismail Ademi, tra i fondatori di Albania News, e Klaudia Bumçi, giornalista del programma in lingua albanese di Radio Vaticana.